sabato 16 marzo 2013

Gulasch di manzo

gulasch-lagrein

Cari i miei lettori, eccomi qui. Mi spiace essere mancata per due mesi dal blog ma in questo periodo ho avuto altre priorità che mi hanno tenuta lontana. Solo cose piacevoli, lo specifico, non fosse mai che qualcuno si preoccupasse per me a leggere queste parole! Ma anche le cose belle, a volte, impongono di fare delle scelte, non foss'altro di tempo o per mero spirito di sopravvivenza ;)

Non mi sono mai piaciute le assenze, specie se ingiustificate: c'è sempre quel che di farraginoso nel ritentare un contatto dopo che si è mancati per un po'...così nella vita reale, così in questo spazio virtuale. Quindi, bando alle ciance, tagliamo corto e speriamo che questa ricetta che vi propongo adempia al compito di riavvicinarmi con agilità al blog e a tutti voi.

In questo periodo non ho certo smesso di cucinare nè, di tanto in tanto, di fotografare. Ho trovato anche il tempo di rilasciare un intervista a Ilaria Mazzarotta per Riso Flora, fate voi :)

Una delle ricette preparate l'ho realizzata per la collaborazione che mi lega da qualche tempo a San Geminiano Italia, che ogni mese propone sul suo sito una mia ricetta, nuova o già proposta in passato sul mio blog, abbinata ai loro deliziosi vini.

Conoscete da tempo il mio amore per l'Alto Adige e la sua cucina. Una delle ricette che amo di più gustare, quando mi reco sulle Dolomiti in compagnia del mio ragazzo, è il gulasch, quel delizioso, profumatissimo e morbidissimo spezzatino a base di carne di manzo, cipolle, paprika dolce e altri aromi. Il bello del gulasch è che funge da corroborante piatto unico (un genere che apprezzo sempre molto per la sua praticità), essendo un piatto di carne decisamente intingoloso. 

Potete servirlo, come ho fatto io in questa circostanza (anche se non si vede!) accompagnandolo a una polentina morbida (taragna, di Storo o anche bianca), canederli di pane (classico l’abbinamento con quelli di speck), purè di patate o riso bianco. E' un piatto dalla cottura lenta e lunga, ma di grandissima soddisfazione, perchè potete prepararlo in anticipo e godervi la compagnia dei vostri ospiti e di un buon bicchiere di Lagrein Alto Adige DOC.

Prima che mi dimentichi: se vi dovesse avanzare un po' di gulasch, allungatelo con un po' di acqua o di brodo e cuocetevi dentro una patata a cubetti: otterrete una rapida e pratica gulaschsuppe per l'indomani :)

qui la mia ricetta su San Geminiano Italia

 gulasch-neve

Gulasch di manzo
 
ricetta tratta dal noto e infallibile libro “Cucinare nelle Dolomiti” di H. Gasteifer, G. Wieser e H. Bachman
 
Ingredienti per 4-6 persone:
800 - 1000 gr di carne di manzo (muscolo di coscia, oppure spalla o collo), tagliata a dadi di circa 40 g l’uno
farina q.b.
500 gr di cipolle bionde
4 cucchiai di olio extravergine di oliva, per rosolare
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
200 ml di vino rosso (per me Lagrein Alto Adige DOC)
1 cucchiaino di aceto di vino bianco
2 litri di brodo di carne o di acqua (da utilizzarsi q.b.)
Mezzo cucchiaio di paprica dolce
Una foglia di alloro
Pepe appena macinato q.b.
Sale q.b
1 cucchiaino di cumino (io ho utilizzato in parte cumino e in parte kummel)
mezzo spicchio d’aglio tritato
1 cucchiaino di maggiorana
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata

Sbucciate e lavate le cipolle, affettatele a striscioline e fatele dorare nell’olio extravergine di oliva, all’interno di una capiente casseruola. Infarinate leggermente i dadi di carne, al fine di ottenere poi una salsa più legata.

A questo punto, la ricetta suggerisce di spostare le cipolle ai bordi della pentola e di fare rosolare al centro i dadi di carne; per questioni di capacità della pentola e di praticità, io vi consiglio di prelevare le cipolle dalla pentola e di conservarle in un piatto, di ungere leggermente il fondo della casseruola con un poco di olio e di rosolarvi la carne a fuoco vivace, mescolandola spesso con un cucchiaio di legno per farla dorare da tutti i lati e prestando attenzione che non si attacchi.

Unite nuovamente le cipolle e aggiungete il concentrato di pomodoro e lasciate cuocere brevemente per farlo sciogliere. Cospargete la carne con la paprica dolce, unite la foglia di alloro, bagnate con il vino rosso e l’aceto di vino bianco lascianteli evaporare facendo ridurre la salsa, quindi salate (con moderazione) e pepate. Unite anche gli aromi (cumino, aglio tritato, maggiorana, scorza di limone grattugiata).

Aggiungete un paio di mestoli di brodo caldo, coprite con il coperchio e brasate. Il gulash dovrà cuocere per 2 ore e mezza a fuoco dolce: mescolate di tanto in tanto, aggiungendo altro brodo caldo se necessario a diluire leggermente il sugo (che non deve risultare troppo liquido, ma nemmeno troppo denso, in modo da condire la polenta d’accompagnamento)

Una volta ultimata la cottura, servitelo accompagnato da polenta, purè di patate, canederli di pane oppure riso bianco.

gulasch di manzo

Edit [09/06/13] - sono passati quasi tre mesi da quando Anna, una lettrice, mi aveva segnalato alcune sue impressioni su questo post. Vicessitudini che sapete non mi hanno consentito di aggiornarlo fino a ora ma no, Anna, non mi ero scordata. Perchè il blog è anche un'occasione di sereno confronto ed è lecito esprimere le proprie opinioni, anche perchè le ricette che propongo non hanno mai pretese di veridicità, riporto qui di seguito le tue parole per descriverne meglio l'origine ungherese:

"...il Gulasch in realtà non è un piatto dell'Alto Adige o austriaco bensì un piatto tipicamente ungherese. Il gulasch che in realtà si chiama gulyás, è una zuppa (che non è semplicemente lo spezzatino allungato con dell'acqua), mentre lo spezzatino che si chiama gulasch nella zona da te tanto amata è il pörkölt. Lo stesso nome del piatto ne è "prova", visto che Gulasch è la versione germanizzata del termine gulyás che ha un significato ben preciso, ovvero mandriano. Con una ricerca veloce anche solo in wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Gulasch ) si evince senza troppi e approfonditi studi che in effetti il gulyásleves è un piatto tipicamente ungherese".

Quanto alla mia proposta sull'utilizzo degli avanzi per farne una gulashsuppe, spero fosse chiaro che non volevo sminuire l'importanza e la complessità di questo piatto. Anna infatti mi dice "...invece quello che volevo dirti è che allungando lo spezzatino con dell'acqua non otteniamo una gulaschsuppe perché quello è un piatto molto più complesso, bensì una cosa diversa che sarà molto buona ma non è corretto chiamamarla gulasch suppe".
Mi spiace se ho utilizzato una terminologia non appropriata, ma la mia intenzione era solo quella di suggerire un piccolo accorgimento per riciclare dignitosamente l'avanzo di gulash ottenendone una gustosa zuppa. Grazie ad Anna per le delucidazioni!

12 commenti:

Fiocchi di neve e foglie di tè ha detto...

E' vero, è brutto mancare dal blog, anch'io ne so qualcosa!
A me sembra ogni volta di venire "meno" a un impegno, a un appuntamento... però anche solo leggere i commenti e dare uno sguardo alle ricette postate dagli altri è un po' un riconnettersi, no?:)
Poi se ritorni con una ricetta così.. sei super scusata! Il gulash è uno dei miei piatti preferiti, l'anno scorso ne ho mangiato uno fantastico a Praga accompagnato da degli strani gnocchetti di pane con cui era impossibile non fare "scarpetta" del sugo:D
Ciao, buon sabato!
P.S Uff, perchè le tue foto sono sempre così belle?!?

Valentina ha detto...

Ale, come ti capisco! Comunque complimenti per tutte le cose bellissime che fai. Sai che non sono mai stata sulle dolomiti? Devo rimendiare al più presto e andare a meravigliarmi di persona! Intanto, mi preparo questo fantastico gulasch, che i sapori aiutano ancora meglio a sognare! un bacio!

Eleonora - Zeta come Zenzero ha detto...

adoro il gulash mi piace tantissimo. l'ho mangiato in repubblica ceca sia accompagnato con il riso che con gli gnocchi di pane.. strepitoso! devo provare il tuo!! :D

sara non sapeva cucinare ha detto...

ma lo sai che del gulash ne ho sempre sentito parlare ma non l'ho mai assaggiato nè tantomeno preparato?? devo assolutamente rimediare, sembra ottimo *_* e le foto sono bellissime, complimenti!

Letiziando ha detto...

La democrazia dei blog è ANCHE questa, ovvero di decidere la tempistica di frequenza... stupenda proposta che abbraccio a "stomaco spalancato" ;-)

buona serata

Unknown ha detto...

Ogni tanto secondo me una pausa dal blog ci sta anche bene, fosse solo ( almeno per me) per smaltire i 2-3 kg che inesorabilmente metto su a furia di sperimentare ricette!! Cmq ben tornata con questo piatto super, a presto

Maria Luisa ha detto...

....e sei tornata alla grande! anche io adoro la cucina dell'alto adige e ti ringrazio per aver condiviso questa ricetta che proverò presto! baci

CookingNaLa ha detto...

Sempre bello leggerti e gustare le tue foto!

Ale ha detto...

Ciao Alessia,
ho appena postato le tue pizzette al philadelphia :)
http://dolcementefarneticando.blogspot.it/2013/03/pizzette-al-philadelphia.html
spero ti piacciano!
il tuo blog è carinissimo complimenti!
Ale

Elisina ha detto...

stupenda questa ricetta :) mi sono segnata come tua follower perchè non conoscevo il tuo blog e mi piace tantissimo...un premio x essere la 1500°? dai scherzo...buona giornata e complimenti :)

rosi ha detto...

Il vostro sito è meraviglioso e vario. Essere disabili e insonne io sono sempre occupato grazie a voi.
Buona fortuna!

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Unknown ha detto...

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